domenica 30 giugno 2013

Chevrolet Trax: la nostra prova su strada

Ecco a voi, in anteprima, la nostra prova su strada della Chevrolet Trax, la nuova SUV di Chevrolet.
La prova è stata scritta da un amico, Matteo.
Eccola:

Prova Chevrolet Trax 1.7 D LTZ 4x2


_Presentazione della vettura
Chevrolet Trax - Front Angle, 2014, 1600x1200, 2 of 19L’auto oggetto della nostra prova è la piccola Suv di casa Chevrolet, la Trax. Strettamente “imparentata” con la Opel Mokka (le due vetture sono identiche, tranne che per qualche dettaglio nel frontale), si tratta di una crossover piuttosto compatta (è lunga 425 cm) e con quattro comodi posti, il che la può rendere adatta anche all’uso cittadino. L’aspetto “muscoloso” la fa sembrare una piccola fuoristrada, ma i soli 17 cm di altezza da terra fanno capire che questa Trax è nata principalmente per essere guidata sull’asfalto, o al massimo su qualche stradina sterrata, specie in questa versione a trazione anteriore (quella 4x4 costa 2.000 € in più).
L’auto che abbiamo provato è equipaggiata con il motore turbodiesel da 1.686 cm3 e 131 CV di potenza, abbinato all’allestimento LTZ, il più ricco, per un prezzo totale di 24.550 €.
La dotazione di serie comprende: 6 airbag; alzavetro elettrici anteriori e posteriori; barre sul tetto; cerchi in lega da 18”; climatizzatore manuale (stranamente, il “clima” automatico sulla Trax non è disponibile nemmeno a pagamento); ESP, controllo di trazione e cruise control; fari fendinebbia; interni in pelle; radio cd/mp3 con vivavoce Bluetooth e prese Aux e Usb; sistema MyLink; telecamera posteriore; retrovisori a regolazione e sbrinamento elettrici; sedile di guida regolabile in altezza; sensori di parcheggio posteriori; sistema di controllo della velocità in discesa; tetto apribile; volante regolabile in altezza e profondità.


_Gli interni
L’abitacolo, piuttosto accogliente, ha un design moderno e originale, a cominciare dal cruscotto: simile a quello delle moto, ha un solo strumento analogico (il contagiri), posto di fianco ad uno schermo lcd che fornisce tutte le altre informazioni utili per il guidatore. Il tutto è chiaro e ben leggibile, ma dall’aspetto un po’ troppo minimalista.
Chevrolet Trax - Interior, 2014, 1600x1200, 17 of 19Al centro, la consolle è dominata dal grande schermo di 7”, che integra la radio, la telecamera posteriore (utile nelle manovre) e il sistema MyLink, il quale permette, aprendo lo sportellino situato di fronte al sedile del passeggero, di connettere uno smartphone (o un altro supporto digitale) all’impianto audio, potendo poi visualizzarne i contenuti nello schermo al centro della plancia. Inoltre, si possono attivare determinate funzioni (come una chiamata telefonica) semplicemente usando la voce. Curiosamente, però, questo sistema funziona soltanto con prodotti marchiati Apple (almeno per ora).
Sotto allo schermo troviamo i comandi del “clima” manuale e il tasto dell’hazard, tutti abbastanza intuitivi da utilizzare, ma posizionati un po’ troppo in basso; quando si usano si corre il rischio di distogliere troppo lo sguardo dalla strada.
Nel complesso, l’abitacolo risulta comunque piuttosto ben fatto: le finiture, in generale, sono buone e gli assemblaggi ben curati. Volendo essere pignoli, l’unica nota stonata sono i numerosi inserti in plastica color alluminio; fanno molta scena, ma sono rigidi al tatto e sono talmente vistosi da rendere l’ambiente a bordo quasi pacchiano. In compenso, nell’abitacolo non mancano i portaoggetti: solo sulla plancia se ne contano sei, e sono tutti piuttosto capienti.
Per quanto riguarda l’abitabilità, con quattro persone a bordo si viaggia comodi, ma il baule non è tra i più capienti della categoria; ci sono rivali che, pur essendo più compatte (e meno costose), hanno un bagagliaio decisamente più spazioso.  


_Alla guida
L’auto, pur non avendo proprio le dimensioni di una citycar, si è dimostrata molto facile ed intuitiva da guidare (complice anche lo sterzo, davvero leggero), e nel traffico ha sfoggiato pure una discreta agilità, per essere una Suv. Le sospensioni, piuttosto votate al comfort, nelle curve fanno avvertire un po’ di rollio, ma ciò comunque non intacca una tenuta di strada più che buona, anche grazie alle gomme larghe.
Chevrolet Trax - Side, 2014, 1600x1200, 13 of 19Il motore turbodiesel è ben fruibile guidando con tranquillità, ma quando si schiaccia a fondo l’acceleratore i suoi 131 CV si sentono tutti, rendendo l’auto davvero briosa e per certi versi anche divertente da guidare. Peccato che l’insonorizzazione non sia molto curata: anche ai bassi regimi, infatti, l’abitacolo è letteralmente invaso dal rumore (tutt’altro che piacevole) prodotto dal 1.7 a gasolio. Buono invece il cambio: gli innesti sono “gommosi”, ma la leva si aziona con pochissima forza. Un po’ pesante, invece, il pedale della frizione.
Per quanto riguarda la visibilità, possiamo dire che è buona in tutte le direzioni, tranne al posteriore: il lunotto piccolo, infatti, non lascia vedere praticamente nulla. Per fortuna che i sensori di parcheggio e la telecamera posteriore sono di serie; nelle manovre si è costretti ad affidarsi a loro per evitare le “toccate”.


_I nostri giudizi
Sì:
·         Guidabilità: pur non essendo cortissima, la Trax ha dimostrato un’agilità e una facilità di guida davvero buone per una Suv, anche grazie allo sterzo leggero e all’altrettanto buona tenuta di strada, favorita anche dai grandi cerchi da 18” (che comunque non penalizzano il comfort).

·         Dotazione: la versione LTZ è già completa di tutto quello che può servire; gli unici optional disponibili sono il cambio automatico e la vernice metallizzata (rispettivamente 600 e 550 €).

·         Praticità: grazie ai numerosi (e capienti) portaoggetti distribuiti nell’abitacolo, trovare un posto per tutto ciò che si ha in tasca (cellulare, portafoglio, ecc.) non è un problema.  

_No:
·         Insonorizzazione: la (brutta) “voce” del motore turbodiesel è talmente avvertibile all’interno dell’abitacolo da risultare davvero fastidiosa; l’impressione è quella di guidare un furgoncino.

·         “Clima” automatico: non è disponibile in nessuna versione, nemmeno a pagamento. Francamente, è una scelta che non capiamo: le rivali (anche quelle un po’ meno costose), a parità di dotazione, lo offrono di serie.

·         Sistema MyLink: è comodo, peccato però che funzioni esclusivamente se collegato ad un dispositivo di marca Apple. Ci risulta che alla GM stiano lavorando per renderlo compatibile anche con telefonini di altre marche; speriamo quindi che in futuro le cose cambino.

_Ne vale la pena?
Chevrolet Trax - Front Angle, 2014, 1600x1200, 3 of 19Tutto sommato, la Chevrolet Trax può essere una buona soluzione per chi cerca un’auto con cui distinguersi, ma che sia anche comoda per quattro persone e agile nel traffico cittadino. Il (rumoroso) motore 1.7 turbodiesel, però, conviene solo se si percorrono parecchi chilometri all’anno; altrimenti, conviene puntare sui motori a benzina. Tra questi, il 1.6 da 116 CV è quello che fa risparmiare di più all’acquisto (costa 19.150 €, ed è disponibile solo con l’allestimento “base” LS, che però ha già una dotazione sufficientemente completa), altrimenti, c’è il 1.4 turbo da 140 CV (il più brioso tra i motori a benzina), che, però, è disponibile solo in abbinamento alla (costosa) trazione integrale: la versione LT costa 23.050 €, la più ricca LTZ 2.000 € in più.





Matteo Fontana



giovedì 27 giugno 2013

Ecclestone: la Formula 1 potrebbe abbandonare Monza

I mercati emergenti sono sempre più appetitosi per gli industriali, che trasferiscono lì le produzioni, spendono meno, vendono di più, non hanno pesanti tasse eccetera...
Ma non solo loro: anche la Formula 1 si sta spostando verso India, Brasile e Cina, a scapito dei vecchi e gloriosi tracciati europei...
Ecclestone, in un'intervista rilasciata a Panorama, ha spiegato che "se la Formula 1 si sposterà da Monza, sarà solo per ragioni economiche.
Tuttavia, anche la qualità e l'organizzazione del tracciato, potrebbero essere migliori e ovviamente migliori e più sicuri saranno i nuovi circuiti che sostituiranno quelli europei, ma non è questo il punto".
Damon Hill ha risposto ad Ecclestone dicendo che "la Formula 1 non sopravviverebbe a lungo senza l'entusiasmo europeo" e, un po' più "cattivo", che "Ecclestone non è interessato allo sport, ma al ritorno che ha lo sport"...
Questo è quanto, l'anno prossimo, Monza potrebbe essere liquidata dal calendario di Formula 1, perchè considerata "poco sicura", mentre altri circuiti "sicuri", come Monaco(quando mai?!), rimarranno...
Questa è la logica di Ecclestone...
O, se preferite, la logica dei soldi...
F.Leoni

mercoledì 26 giugno 2013

Nissan Leaf Nismo: galleria fotografica

Mi sono dimenticato di postare le foto della Nismo Leaf, non che a qualcuno possa veramente interessare.
Se avete problemi al cuore, o anche all'intestino, potreste non supererare questo shock, perciò fate attenzione, anzi evitate del tutto, non ne vale la pena!
F.Leoni


Dopo Juke, 370z e Micra, Nismo prepara...la Leaf!

Avete mai pensato "Voglio salvare il mondo con...un spoiler di carbonio, ma non mi posso permettere una Tesla o una Fisker e vivo in Alaska quindi mi servono dei finestrini che una F1 Twizy non ha?"
Beh, nemmeno io, ma Nismo ha comunque modificato la nuovissima(?!) LeafMY2014 per farla sembrare una vera auto sportiva...
Peccato che non ci assomigli nemmeno...
Se proprio la volete far sembrare una sportiva( non lo sarà comunque ), potreste anche ordinare l'"Areodinamic body kit", che, con il suo nome altisonante, non è altro che un bel modo per dire che a questa Leaf ci appiccicano tre pezzi di carbonio, allargano i passaruota e ci mettono un inutile alettone al posteriore...
Ma non finisce qui: potrete anche avere i "copri specchietti in fibra di carbonio", i cerchi da 18 pollici in alluminio, una miriade di adesivi "Nismo", sempre in alluminio, e gli "immancabili"(!?) tappetini sportivi rifiniti in rosso a contrasto.
Certo, non potevano limitarsi solo all'estetica: per "migliorare la stabilità e la maneggevolezza" potrete ribassarla con le nuove sospensioni sportive e migliorare le performance generali, accelerazione compresa.
E tutto questo sarà vostro da questa estate, ma solo se vivete in giappone, per 543,900 yen...
La cosa più importante, e spaventosa, è che se questa Leaf avrà successo, potrebbero pensare di importarla anche in Europa.
Non credo che ne vedremo mai una, ma "mai dire mai"...
F.Leoni