La prova è stata scritta da un amico, Matteo.
Eccola:
Prova Chevrolet Trax 1.7 D LTZ 4x2
_Presentazione
della vettura
L’auto oggetto della
nostra prova è la piccola Suv di casa Chevrolet, la Trax. Strettamente
“imparentata” con la Opel Mokka (le due vetture sono identiche, tranne che per
qualche dettaglio nel frontale), si tratta di una crossover piuttosto compatta
(è lunga 425 cm) e con quattro
comodi posti, il che la può rendere adatta anche all’uso cittadino. L’aspetto
“muscoloso” la fa sembrare una piccola fuoristrada, ma i soli 17 cm di altezza da terra fanno capire
che questa Trax è nata principalmente per essere guidata sull’asfalto, o al
massimo su qualche stradina sterrata, specie in questa versione a trazione
anteriore (quella 4x4 costa 2.000 € in più).
L’auto
che abbiamo provato è equipaggiata con il motore turbodiesel da 1.686 cm3 e 131 CV di potenza,
abbinato all’allestimento LTZ, il più ricco, per un prezzo totale di 24.550 €.
La
dotazione di serie comprende: 6
airbag;
alzavetro elettrici anteriori e posteriori; barre sul tetto; cerchi in lega da 18”; climatizzatore manuale (stranamente, il “clima” automatico
sulla Trax non è disponibile nemmeno a pagamento); ESP, controllo di
trazione e cruise control; fari fendinebbia; interni in pelle; radio cd/mp3 con vivavoce Bluetooth e prese Aux e
Usb; sistema MyLink; telecamera posteriore; retrovisori a regolazione e
sbrinamento elettrici; sedile di guida regolabile in altezza; sensori di
parcheggio posteriori; sistema di controllo della velocità in discesa; tetto
apribile; volante regolabile in altezza e profondità.
_Gli
interni
L’abitacolo, piuttosto accogliente, ha un design moderno
e originale, a cominciare dal cruscotto: simile a quello delle moto, ha un solo
strumento analogico (il contagiri), posto di fianco ad uno schermo lcd che
fornisce tutte le altre informazioni utili per il guidatore. Il tutto è chiaro
e ben leggibile, ma dall’aspetto un po’ troppo minimalista.
Al centro, la consolle è dominata dal grande
schermo di 7”, che integra la radio, la telecamera
posteriore (utile nelle manovre) e il sistema MyLink, il quale permette,
aprendo lo sportellino situato di fronte al sedile del passeggero, di
connettere uno smartphone (o un altro supporto digitale) all’impianto audio,
potendo poi visualizzarne i contenuti nello schermo al centro della plancia.
Inoltre, si possono attivare determinate funzioni (come una chiamata
telefonica) semplicemente usando la voce. Curiosamente, però, questo sistema
funziona soltanto con prodotti marchiati Apple (almeno per ora).
Sotto allo schermo troviamo i comandi del
“clima” manuale e il tasto dell’hazard, tutti abbastanza intuitivi da
utilizzare, ma posizionati un po’ troppo in basso; quando si usano si corre il
rischio di distogliere troppo lo sguardo dalla strada.
Nel complesso, l’abitacolo risulta comunque
piuttosto ben fatto: le finiture, in generale, sono buone e gli assemblaggi ben
curati. Volendo essere pignoli, l’unica nota stonata sono i numerosi inserti in
plastica color alluminio; fanno molta scena, ma sono rigidi al tatto e sono
talmente vistosi da rendere l’ambiente a bordo quasi pacchiano. In compenso,
nell’abitacolo non mancano i portaoggetti: solo sulla plancia se ne contano
sei, e sono tutti piuttosto capienti.
Per quanto riguarda l’abitabilità, con
quattro persone a bordo si viaggia comodi, ma il baule non è tra i più capienti
della categoria; ci sono rivali che, pur essendo più compatte (e meno costose),
hanno un bagagliaio decisamente più spazioso.
_Alla
guida
L’auto, pur non avendo proprio le dimensioni di una
citycar, si è dimostrata molto facile ed intuitiva da guidare (complice anche
lo sterzo, davvero leggero), e nel traffico ha sfoggiato pure una discreta agilità,
per essere una Suv. Le sospensioni, piuttosto votate al comfort, nelle curve
fanno avvertire un po’ di rollio, ma ciò comunque non intacca una tenuta di
strada più che buona, anche grazie alle gomme larghe.
Il motore turbodiesel è ben fruibile guidando
con tranquillità, ma quando si schiaccia a fondo l’acceleratore i suoi 131 CV si sentono tutti, rendendo l’auto davvero briosa e
per certi versi anche divertente da guidare. Peccato che l’insonorizzazione non
sia molto curata: anche ai bassi regimi, infatti, l’abitacolo è letteralmente
invaso dal rumore (tutt’altro che piacevole) prodotto dal 1.7
a gasolio. Buono invece il cambio: gli
innesti sono “gommosi”, ma la leva si aziona con pochissima forza. Un po’
pesante, invece, il pedale della frizione.
Per quanto riguarda la visibilità, possiamo
dire che è buona in tutte le direzioni, tranne al posteriore: il lunotto
piccolo, infatti, non lascia vedere praticamente nulla. Per fortuna che i
sensori di parcheggio e la telecamera posteriore sono di serie; nelle manovre
si è costretti ad affidarsi a loro per evitare le “toccate”.
_I
nostri giudizi
Sì:
·
Guidabilità:
pur non essendo cortissima, la Trax ha
dimostrato un’agilità e una facilità di guida davvero buone per una Suv, anche
grazie allo sterzo leggero e all’altrettanto buona tenuta di strada, favorita
anche dai grandi cerchi da 18” (che
comunque non penalizzano il comfort).
·
Dotazione:
la versione LTZ è già completa di tutto
quello che può servire; gli unici optional disponibili sono il cambio
automatico e la vernice metallizzata (rispettivamente 600
e 550 €).
·
Praticità:
grazie ai numerosi (e capienti) portaoggetti
distribuiti nell’abitacolo, trovare un posto per tutto ciò che si ha in tasca
(cellulare, portafoglio, ecc.) non è un problema.
_No:
·
Insonorizzazione:
la (brutta) “voce” del motore turbodiesel è
talmente avvertibile all’interno dell’abitacolo da risultare davvero
fastidiosa; l’impressione è quella di guidare un furgoncino.
·
“Clima”
automatico: non è disponibile in nessuna versione,
nemmeno a pagamento. Francamente, è una scelta che non capiamo: le rivali
(anche quelle un po’ meno costose), a parità di dotazione, lo offrono di serie.
·
Sistema
MyLink: è comodo, peccato però che funzioni esclusivamente
se collegato ad un dispositivo di marca Apple. Ci risulta che alla GM stiano
lavorando per renderlo compatibile anche con telefonini di altre marche;
speriamo quindi che in futuro le cose cambino.
_Ne
vale la pena?
Tutto sommato, la Chevrolet Trax può essere
una buona soluzione per chi cerca un’auto con cui distinguersi, ma che sia
anche comoda per quattro persone e agile nel traffico cittadino. Il (rumoroso)
motore 1.7 turbodiesel, però,
conviene solo se si percorrono parecchi chilometri all’anno; altrimenti,
conviene puntare sui motori a benzina. Tra questi, il 1.6
da 116 CV è quello che fa risparmiare di più all’acquisto (costa
19.150
€, ed è disponibile solo con l’allestimento
“base” LS, che però ha già una dotazione sufficientemente completa), altrimenti,
c’è il 1.4 turbo da 140
CV (il più brioso tra i motori a benzina),
che, però, è disponibile solo in abbinamento alla (costosa) trazione integrale:
la versione LT costa 23.050 €, la più ricca
LTZ 2.000 € in più.
Matteo Fontana